claudio.41, 19/03/2019 21.37:
Cara sorella Sandra, io non posso venire. Tanti anni fa quando ero nelle chiese ed avevo un ministero, udii netto il comando di Lui "Esci", comando che poi mi confermó con un sogno e, il giorno dopo con una visione, e quella visione non può essere cambiata. Servire tutti senza legarmi a nessuno! Molti, i più, devono andare a culti, "fare", "dire", altrimenti si smarrirebbero, io non posso più farlo anche se per anni ho agito come tutti voi, peró non mi sono mai sentito adatto al cento per le chiese ne le chiese per me. Io sono un solitario anche per natura e sono attratto alla Persona di Cristo e alla Chiesa Invisibile, la Sua. Come la Sullamita del Cantico dei cantici, sono stato anch'io tra i "figli della madre" ma poi, come lei, sono dovuto uscire. Il mio compito dato da Lui (ne sono CERTO) non é in chiese, ma restare fermo, contemplando Lui, e accogliendo quelli e solo quelli che Lui manda, non posso fare altro, sono come impossibilitato a fare altro. Non credere, la cosa mi lusinga, perché di natura sarei di animo orgoglioso e devo dire che altri mi hanno, nel tempo, più volte e da parti diverse, invitato e il mio zelo per Dio sarebbe quello di volere e volere far capire ad altri quello che inizio appena appena a vedere chiaro io dopo molti anni, però non posso, scusami. Io vorrei "correre e correre" ma Egli, più che correre PER Lui vuole che corriamo spesso A Lui.
Dobbiamo seguire il metodo di Gesù che inizió nelle Sinagoghe e folle di gente e terminó con pochissimi. Dobbiamo amare tutti perché sono creature di Dio ma non legarci a nessuno. Volendo imitare le chiese, io non ci riesco piu, anche se un tempo ci sono riuscito. Per la Sullamita venne il "BASTA" e nuovo cammino.
Anche gli eletti devono fare molte esperienze personali e noi spesso sbagliamo quando vogliamo ergerci a "molti maestri" (Giacomo 3:1), e ci muoviamo, cerchiamo, per esserlo.
Le chiese ci vogliono per un tempo, che é più o meno lungo a seconda dell'esperienza di ognuno col Signore che per alcuni può durare tutta la vita, ma ci sono altri, più contemplativi che devono finire come Giovanni sull'isola di Patmos: soli, come fossero carcerati. I "confermati" nel Regno (proverbi 12:28-29; Salmo 2), Sion, sono carcerati come in un cerchio di ferro, ciascuno in cui il Signore li ha (finalmente) portati. Essere fedeli a tale statura richiede una identificazione con il Crocifisso-Resuscitato-ora al Trono. Assoluta comunione ed una Pietà verso tutti, per la quale mai si diviene aspri o superbi, ma anche, cedevoli mai.
Le folle, i locali, non sono più per me, né il correre, né il troppo spiegare, etc.
Mi ci sono voluti ANNI perché oggi, in modo sicuro possa dirti questo che ti dico.
Mi scuso con te, fa leggere a Elia queste righe, sono sicuro che capirà.
p. s. "non chiamate nessuno vostro padre sulla terra, perché uno solo é il Padre vostro, quello che é nei cieli".
Amata sorella, tu non hai imparato "da me". Posso scrivere pagine e pagine e tu leggere e leggere ma si "impara" solo quello che ci conferma lo Spirito Santo. Ringrazia Lui, non me.
Un caro abbraccio fraterno a te, Elia e tutti voi